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Anello val di Brica
Data inizio escursione: 09 Agosto 2020
Data fine escursione:
Difficoltà: E escursionistico
Dislivello: 900D+ e circa 930D- Lunghezza 15km circa
Ecuipaggiamento: Normale da montagna, adatto alla stagione, mascherina e soluzione igienizzante mani
Carta: Carta Tabacco, foglio 021, scala 1:25.000 – Dolomiti di Sinistra Piave
Trasporto: Mezzi propri ( nel rispetto delle norme regionali )
Responsabili: ANE Rosso Adriano, Valoppi Claudio e Prenassi Claudio


L’escursione di oggi ci porterà nel cuore del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, in uno dei suoi angoli più incantevoli e senza dubbio su uno dei più bei percorsi ad anello di questo gruppo, difatti si percorrerà anche un tratto del “Troi dai Sclops”, vale a dire tradotto “Sentiero delle Genzianelle”, sentiero di alta quota che collega il rifugio Flaiban-Pacherini con il rifugio Giaf. Non sarà difficile incontrare sul nostro percorso camosci e stambecchi, poichè pascolano liberamente ed indisturbati in mezzo ai prati e in prossimità delle forcelle.

Parcheggiate le auto negli ampi spazi a disposizione, ci si incammina per il diretto proseguimento della pista che in breve raggiunge la piana di Meluzzo con la casera omonima a quota 1169 mt. Si prosegue sulla pista fino a incrociare il bivio fra la Val Postegae e la Val Meluzzo, si prenderà la traccia di sinistra contraddistinto dal segnavia nr. 361, e ci si addentrerà attraverso l’alveo del torrente, dove le ghiaie la fanno da padrone, si seguono gli ometti di pietra fino a raggiungere la piana della Caseruta dei Pecoli a 1363 mt. Ci s’inoltra ora nel bosco attraversando l’ansa del rio Valbinon che assegna il nome al proseguimento dell’omonima valle, sbucando nell’ampio catino di Casera Valbinon (Valmenon) a quota 1772 mt. La casera in questo periodo gestita non è un rifugio, anche se ne svolge la funzione, ma per chi ama sistemazioni più spartane e meno comode dei classici rifugi, questa fa il caso vostro. Si prosegue attraverso il vallone di Campuros e segnavia nr. 369, tralasciando sulla nostra sinistra l’incrocio del segnavia nr 367 che porta a forcella Lavinal, si risale il pendio che ci permette di raggiungere la Forcella Val di Brica di quota 2088 mt, culmine della nostra escursione. Ora il nostro percorso è tutto in discesa, si raggiunge il bivio da dove inizia la salita per la Forcella dell’Inferno, ma noi proseguiamo nella Val di Brica attraverso il segnavia nr.379 che ci permette di raggiungere il Ricovero Cason di Brica di quota 1745 (denominato anche bivacco “G. Milan” a cura delle Sezioni Cai di Rovigo e Forni di Sopra). Si prosegue perdendo quota rapidamente fino a sbucare al termine della valle a Caseruta dei Pecoli raggiunta nel nostro percorso di salita (mt. 1363). Seguendo a ritroso il percorso effettuato precedentemente si rientra ai parcheggi di Pian di Meluzzo.




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