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Da Campiolo a Stavoli Alpi Carniche Orientali
Data inizio escursione: 30 Marzo 2025
Data fine escursione:
Difficoltà: E Escursionistico
Dislivello: 280 m circa;
Ecuipaggiamento: Normale da montagna adatto alla stagione; consigliati i bastoncini,
Carta: Carta Tabacco, foglio 018, scala 1:25.000 – Alpi Carniche Orientali
Trasporto: Mezzi propri (eventuali spese vanno concordate con il proprietario del mezzo);
Responsabili: ASE Paolo Iacuzzo - Oriana Nadalini


Da Codroipo, prendiamo la SS 13 con destinazione MOGGIO UDINESE. Qui giunti, all’ingresso del paese, alla prima rotonda prendiamo per Campiolo. Continuiamo per un paio di km fino ad un incrocio, e giriamo a Destra. Proseguiamo in salita finchè si raggiungono a Sinistra le case di Campiolo. Più avanti sulla destra, troviamo uno spiazzo dove parcheggiare le auto. Ci incamminiamo verso le case e da lì inizia il nostro percorso verso Stavoli. Il sentiero CAI 417 è l’unico percorso che porta a Stavoli ed è praticato fin dalla nascita di questo paese. Inizialmente era costituito solo da stalle durante la stagione estiva, poi con gli anni anche l’uomo si è fermato a vivere lì. Il sentiero costeggia, con diversi saliscendi, il Torrente Glagnò dalle acque cristalline e accompagnato in certi tratti esposti da un passamano che dimostra tutta la sua vecchiaia. Dopo una mezz’ora di cammino, incrociamo il viadotto ferroviario e uscendo dal sottopasso, si supera su scalini una sorgente d’acqua che in primavera sgorga copiosa. Si continua, tra saliscendi, fino ad arrivare ad un ponte in cemento che ci consente di raggiungere l’altra sponda, dove inizia la salita a Stavoli. Il sentiero, a tratti scalinato, giunge alla prima Ancona dove un tratto pianeggiante ci porta ad un ponticello costruito durante la I^ Guerra Mondiale. Proseguiamo fino a superare altre due Ancone fino ad arrivare all’albero con un grande crocifisso: siamo quasi arrivati! Scendiamo nella conca prativa dov’è situata la chiesetta del paese e un po' più avanti arriviamo al paese vero e proprio. Le case sono tutte appiccicate tra loro e divise da stradine strette in sassi. Al centro della piazzetta troviamo la prima fontana (1911) che serviva per abbeverare sia le persone che gli animali. In fondo al paese c’è la seconda fontana, di costruzione più recente, con grande vasca e lavatoio. Attorno a noi lo sguardo spazia sui monti circostanti, fra i quali emerge il Monte Amariana.
l rientro avverrà per lo stesso percorso di andata.




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