Il Monte Ermada o Hermada o Grmada in sloveno, è una modesta collina posta tra le provincie di Trieste e Gorizia. Da un lato l’altopiano si affaccia al mare con una vista sul golfo di Trieste e dall’altro al carso goriziano.
La sua massima altezza è di 323 m. Il Monte è composto da una serie di cime vicine tra loro, che racchiudono al loro interno delle zone vallive, con alcune doline, anche di grandi dimensioni.
In queste valli si trovano anche stagni carsici. Sul Monte Ermada si trovano molti siti della prima guerra mondiale (è un vero e propeio museo a cielo aperto), con costruzioni e grotte catalogate dal CAI Trieste (Società Alpina delle Giulie).
La sua vegetazione è composta dal sommaco, pianta tipica del Carso (che proprio in questo periodo autunnale si tinge di rosso), dalla roverella e da qualche pino marittimo.
ACCESSO
Da Codroipo si entrerà in autostrada a Palmanova, al casello di Monfalcone Est (Lisert) si prosegue lungo in autostrada fino all’uscita di Sistiana. Alla rotonda, nei pressi del centro di Sistiana, prendere l’uscita in direzione di Ceroglie. Prima dell’abitato di Ceroglie si individua il Trieste Adventure Park e lo spiazzo dove parcheggiare le auto. L’Agriturismo Hermada si trova a 50 mt dal parcheggio in direzione di Ceroglie.
ITINERARIO
Dal parcheggio si prende il sentiero che in breve conduce al paesino carsico di Ceroglie, arrivati all’abitato si segue la strada sterrata in direzione nord, sentiero 8 nella sua parte inziale.
A meno di un’ora dalla partenza si farà una tappa per visitare la Grotta del Motore, una grotta carsica conosciuta anche come Grotta del Monte Querceto (Pejca na Grmadi in sloveno). Il nome lo si deve all'uso che ne fecero gli austro-ungarici durante la Grande Guerra: al suo interno infatti furono installati dei gruppi elettrogeni che fornivano la corrente elettrica alle linee del fronte. All'esterno sono ancora visibili, anche se con qualche difficoltà, le canalette che contenevano i cavi elettrici. Un accesso artificiale permette di entrare all'interno della grotta e camminare lungo un corridoio in cui si trovano due nicchie ricavate nella roccia. Il passaggio scavato dai soldati è di dimensioni molto grandi in quanto ospitava la sala macchine sotterranea e doveva essere un luogo vivibile per i militari addetti al suo funzionamento.
Ripreso il cammino si arriva, in corrispondenza di un cartello che indica l’approssimarsi del confine di stato, all’incrocio con il sentiero 3 che si segue, prendendo a destra, fino a raggiungere, oltrepassando di poco il confine con la Slovenia, la Grotta del Fuoco o del Conte (in sloveno Grof). E’ una grotta fossile avente 5 entrate, con uno sviluppo di 226 metri e deve il suo nome al fatto che le alture circostanti erano proprietà del conte di Duino. La cavità venne rimaneggiata come rifugio per i soldati austro-ungarici durante la prima guerra mondiale, i quali difendevano le posizioni sul monte Ermada, che fu un punto chiave difensivo della parte meridionale del Fronte dell'Isonzo.
Si rientra sul sentiero 3 e seguendo il sentiero 8 per una decina di minuti si raggiunge la vetta dell’Ermada con tanto di tabella indicativa del monte e quota. Il panorama è molto bello e lo sguardo spazia dal mare del Golfo di Trieste alle colline del monfalconese ed al Carso isontino.
Il rientro avviene proseguendo in discesa inizialmente lungo il sentiero 8 per poi prendere uno sterrato che ci riporta al parcheggio.
Seguirà il pranzo presso l’Agriturismo “Hermada” a Ceroglie.
