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Ferrata “Weg der 26er” – Monte Coglians (m 2780)
Data inizio escursione: 31 Agosto 2025
Data fine escursione:
Difficoltà: EEA (Escursionisti Esperti con Attrezzatura) richiesta assenza di vertigini, dimestichezza nella progressione in Via Ferrata e buon allenamento;
Dislivello: 1500 m
Ecuipaggiamento: normale da alta montagna, adatto alla stagione. Kit da Ferrata rispondente all’ultima normativa, caschetto, imbrago, guanti, longe
Carta: Carta Tabacco, foglio 09, scala 1:25000.
Trasporto: mezzi propri, eventuali spese vanno concordate con il proprietario del mezzo;
Responsabili: Massimiliano Paron - Claudio Stefanuto


Da Forni Avoltri raggiungeremo il Rifugio Tolazzi, punto di partenza dell’escursione.

Dopo un breve tratto di strada sterrata, imboccheremo il sentiero CAI 144 (sentiero dei Cramars), che ci porterà al Passo Volaia (1974 m) passando per il rifugio Lambertenghi (1955 m). Lungo il sentiero, avremo modo di ammirare le imponenti pareti e placconate del gruppo, punto di partenza per bellissime vie alpinistiche e sportive. Oltrepassato il Passo, costeggeremo il Lago Volaia (1951 m) perdendo leggermente quota e addentrandoci nella meravigliosa Valentin Törl.

Arrivati alla base del ghiaione, seguendo le indicazioni della Ferrata, incominceremo a salirlo, fino a raggiungere la base della parete verticale, quindi l’attacco della via (2276 m).

Già da subito ci accorgeremo che la ferrata richiederà un’ottima forma fisica e l’assenza di vertigini.

I primi 150m risulteranno particolarmente impegnativi richiedendo una certa atleticità per risalire delle placche di calcare verticale dove gli appigli sono pochi, ma sono quasi sempre presenti piccole scalpellature per i piedi.

Un secondo tratto che richiederà particolare esperienza e forza di braccia sarà un traverso orizzontale su placca levigata da affrontare in completa aderenza. Per questo passaggio si consiglia di munirsi di longe che permetterà di riposare le braccia in caso di necessità.

Per il resto, la maggior parte della via prosegue senza particolari difficoltà alternando tratti quasi verticali su roccia compatta a tratti più pianeggianti su rocce e ghiaino instabile (attenzione a non smuovere i sassi).

Quando la vetta ci sembrerà vicina, servirà ancora un po’ di pazienza e concentrazione per salire una serie di passaggi estremamente esposti ma non eccessivamente difficili.

Un ultimo sforzo finale per affrontare un brevissimo tratto di cavo verticale da salire in aderenza, e in breve saremo sul tetto del Friuli (3h dall’attacco, 5h30totali).

Raggiunta la cima del Monte Coglians (2780 m), scenderemo per la via normale, nel versante italiano, lungo il sentiero CAI 143.

A questo punto dell’escursione, valuteremo se raggiungere il Rifugio Marinelli (2122 m) e poi scendere lungo comoda strada forestale, piuttosto che scendere direttamente percorrendo il sentiero lungo il Vallone del Ploto.




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